Studio dei reagenti e dei bilanci di massa

Il processo di lavaggio consta nel separare dal terreno tutti gli inerti in esso contenuti dopo opportuno lavaggio, ovvero ottenere sabbia e ghiaia decontaminata di diversa granulometria da riutilizzare nella filiera edile/cantieristica come materia prima. Le sostanze contaminanti rimangono imprigionate nei cosiddetti limi, ovvero quella frazione di terreno composta da particelle con granulometria inferiore ai 70-65 micron. Detti limi vengono estratti durante in processo di lavaggio sotto forma di fanghi liquidi, da cui si procede ad una disidratazione meccanica che porta all’ottenimento di fanghi solidi smaltibili in discariche.
L’ottimizzazione del processo ha quindi due obbiettivi:

  • definire le frazione granulometriche che si presentano con maggiore frequenza nei terreni da lavare.
  • definire i reagenti ed i relativi dosaggi per ottenere un maggiore resa di lavaggio degli inerti

Vista l’alta variabilità dei terreni in dovute alle diverse caratteristiche geologiche dei territori di provenienza, i due aspetti sopra elencati sono strategici in quanto:

  • non è possibile cambiare in continuo le griglie di selezione degli inerti nell’impianto di lavaggio
  • non è possibile cambiare in continuo i reagenti da utilizzare nel processo

 pertanto è fondamentale definire in entrambi casi quali siano le scelte tecniche che offrano il più ampio spettro di capacità di lavorazione al variare dei materiale in entrata all’impianto.