Vendita
Quando i contaminanti organici sono scesi entro il limite previsto dalla legge,
il terreno viene considerato decontaminato e riutilizzato secondo norma.
Il terreno viene allora prelevato dalla biopila, caricato su autocarri e consegnato alla ditta che lo ha acquistato.
Ogni partita di terreno in uscita del nostro impianto è costituita da una singola biopila.
Per ogni biopila, oltre alla verifica del raggiungimento dei limiti di legge
per le sostanze inquinanti organiche, vengono ricontrollati tutti i metalli.
Le metodiche analitiche per l’esecuzione delle analisi sono state concordate con l’ARPA di Pavia.
Per valori conformi alla normativa vigente si intendono i valori previsti dalla colonna b, tabella 1, allegato 5, titolo V, parte QUARTA del D.Lgs. 152/2006
I terreni risultanti dal processo di biorisanamento, in conformità all’art. 181 bis del D. Lgs. 152/06 e s.m. vengono classificati come materie secondarie caratterizzate secondo criteri di qualità ambientale nonché requisiti tecnico/merceologici e riutilizzati secondo lo schema seguente:
Caratteristiche tecnico/merceologiche
- secondo la norma internazionale ASTM D 3282 (ex UNI 10006)
- terreno di tessitura variabile con percentuale in peso di composizione
- terreno: da 50 a 80 %
- inerti (ciottoli, ghiaia e sabbia): da 20 a 50%
- inerte (perlite): da 0,1 a 1% e ciottoli fino ad un massimo di 4/5 cm di diametro
Caratteristiche di qualità ambientale
- colonna B, tab. 1, allegato 5, parte IV del D.Lgs. 152/06
- allegato 3 D.M. 186/06
- le modalità di campionamento per la caratterizzazione di ogni singola partita, segue quanto previsto dalla norma uni 10802/2004
Destini di riutilizzo
- ritombamento e ripristino dei siti contaminati di provenienza
- gestione di discariche (copertura dei rifiuti giornaliera)
- riutilizzo per in opere civili quali sottofondi o rilevati per la costruzione di strade e ferrovie o altre opere di carattere industriale